martedì, marzo 6

C'è un limen dopo l'infanzia, una soglia faticosa da oltrepassare. Da bimbette serve inventare un'incantevole Creamy per esprimere il nostro charme adulto, per prenderci confidenza, per sondarne l'effetto sugli altri e su Toshio. Nel passare all'età adulta si avverte uno strappo, un'impossibilità a tornare bambini. Serve un percorso sociale obbligatorio o una speranza cieca (Gira e spera spera e gira quel che vuoi si avvererà della magica Emy) per decidersi a strappare. Di figure che incarnano il limen, il confine, ce ne sono diverse, come il Colapesce dei racconti marinari. Colapesce era un bambino mezzo pesce, che poteva trattenersi sott'acqua per ore. Essere un pesce è la metafora della vita in mare, destino obbligato degli uomini adulti. Essere un bambino invece consente di restare sulla terraferma, regno della mamma e delle donne. Nelle società marinare l'uscita in mare di nascosto è per molti ragazzetti un rito di iniziazione, un rito di passaggio che segna l'entrata nel ruolo dell'adulto. Da quel momento in poi si diventa qualcos'altro. Colapesce resta a cavallo dei mondi, delle età, sfidando l'andamento normale della vita. Questo gli costerà caro perchè nella leggenda il mare diventerà la sua tomba. La tomba del bambino. Ma narrare le sue imprese mitiche può spingere i ragazzini ad avventurarsi in mare, senza esitare troppo.
Allo stesso modo:
Poi Creamy quando vuoi tornare Yu tu puoi,
pensarlo basterà e subito accadrà,
ma questa tua magia Yu, Creamy amica mia,
un anno durerà poi Creamy forse svanirà...
Mette fretta!
E allora guardare un cartone animato in cui una bambina per magia può sdoppiarsi tra infanzia e seducente maturità, sarà mica un'operazione sociale mediatica per convincerci a crescere, a truccarci, a innamorarsi di Toshio senza perder tempo?
Nel cartone animato viene rappresentato il disagio della pubertà, la fase in cui ci si sente sdoppiare. La tensione tra Yu e Craemy si avverte, si evolve. Yu è una combinaguai come Pollon, buffa, se ne ride. Sta simpatica ma è visibilmente incompleta.
Si aspetta impazienti che cambi. Alla fine lei cresce bella e accalappia Toshio. Messaggi subliminali per imitarla. Il lieto fine è una promessa da marinaio. La paralizzante truffa Pampuru, Pimparu, Parimpampù !

2 commenti:

sagexp ha detto...

giusto crescere è una truffa, la più grande la più gigantesca la più irrecuperabile, ma non è obbligatorio le critiche di chi ti accusa di essere immaturo nascono dall'invidia, dal vedere una persona che non si è caricata di inutili fardelli che lo costringono ad essere responsabile e a non gustarsi la vita.

LoiZ ha detto...

crescere è bello ma fallo a modo tuo!!