giovedì, aprile 26

svegliarsi presto, svegliarsi da soli. ieri ho bevuto così tanto che era troppo. ho girato in piazza e sarei potuta salire con qualcuno. ero senza pretese, bastava fosse solare e intraprendente e non in soggezione come al solito. e invece nessuno, mi sono arrampicata sul soppalco da sola. mi sono ricordata di infilarmi un vestitino leggero, ho perso le mutande sotto il piumone.
alle 7 il camion che puliva la piazza mi ha svegliato. conservo dal sonno una sensazione intensa circa la fotografia e le rose, non ricordo meglio. una sensazione rossa. poi lotto con due zanzare, poi mi sento grata a me stessa perchè io amo svegliarmi da sola. e svegliarmi presto a volte non mi spaventa. presto c'è quella luce pulita che si sta scaldando, e anche io sono tanto pulita che spesso mi sembra troppo.
stamani ho letto un po', poi ho sentito che mi dovevo alzare. non ho nemmeno provato a ridormire. il pulcino un bel giorno esce dal guscio. sia da un guscio pulito che da uno merdoso. quello non conta davvero nulla. conta un culo di gallina e mettersi a covare.

mercoledì, aprile 25

lunedì, aprile 23

un uomo in bici.
una nonna che non guarda chi sono ma mi batte con affetto una mano.
un uomo di ottimo odore.
una nonna brusca e distratta.
un uomo che mi fa aspettare e stupire.
una nonna a cui chiedono di ricordare i nomi.

un uomo con cui salire le scale.
una nonna che non diventa felice se parlo di uomini.
un uomo che mi scalda le gambe.
una nonna che dopo anni riesco ad abbracciare.
un uomo che mi dice di trovarne un altro mentre mi trova la pelle.
una nonna agitata dentro parole a caso.
un uomo senza rete di sicurezza.
una nonna con lo scheletro identico al mio.
un uomo migliore di mille altri.
una nonna che mi chiede che tu ridi te?
un uomo che sa.
una nonna bambina.

mercoledì, aprile 18







ci vai da te

martedì, aprile 17

laura in agitazione perchè avere matrimonio vintage sabato. ma cu cazzo è il vintage? aiuto franci!
franci accompagnare laura comprare vestito vintage no preoccupare. conoscere negozio perfetto. economico.
prendere motorino. franci troppo estasiata da motorino. cazzo essere prima volta a firenze. com'è possibile non aveva fatto mai.

reciso

domenica sera mi s'è staccata dal polso la fitinha di bom fim.
è da ieri che non ricordo come si dice sinistra in portoghese. è il colmo. ma non mi dispiace. non voglio saperlo più.
fine di un periodo con il solito caos di relitti che non aspira a spiegare.




















venerdì, aprile 13

Circo Nero

Alegria
Como la luz de la vida
Alegria
Como un payaso que grita
Alegria
Del estupendo grito
De la tristeza loca
Serena
Como la rabia de amar
Alegria
Como un asalto de felicidad

La maledizione del sole che non può vivere mai una notte. Femmine in corpi maschili amputati e siliconati, dandy compiaciuti di una malinconia stucchevole, angeli che non sorridono, seni nudi con una croce nera sul capezzolo che ballano, iguane verdi più rigide di una donna semplice. Due persone che conosco bene che si piacciono, si prendono le mani, si coccolano le labbra. E io come una gitana dalla gonna che spazza per terra, ebbra di una canzone, della penombra, di contatto con la mia ambiguità castrata. Mi chiedo dov'è la mia felicità? No, so già che è lì. Eccola la mia spudoratezza a suo agio nel circo umano. Cazzo però quanto è sotterrata. A volte si ostina a stare di spalle. A volte si ostina a stare di spalle.

Descubrir la belleza del mar
Querer

martedì, aprile 10

creta che resta fangosa sul pavimento, di scarto alle forme perfette del vaso che nasce.
vasi che in forno si spaccano in pezzi senza complimenti.
vasetti di pesche sciroppate che scadono sugli scaffali perchè la loro etichetta è strappata e si compra per lo stesso prezzo quella integra.

pur sapendo tutto ciò io mi sono innamorata.







lui stava accoccolato su un pannello di legno sul lato destro dell'adriatica, con un pennello di bianco. ripassava la scritta MUGGINI impassibile al traffico di ritorno dal weekend di pasqua e pasquetta. non uno sguardo alla coda di macchine, solo la vernice lucida all'aria e al sole e i pantaloni sotto al ginocchio da montanaro. dietro di lui i fabbricati in serie sopra la pianura uniforme della romagna, sotto il cielo liscio delle 4 e 35.
l'estate lo troverà pronto sul lato della strada, che brandisce un pannello di legno per colpirla. la aprirà colpo su colpo come una pentolaccia gonfia d'oro e rotelle di liquirizia.

domenica, aprile 8

A-VIDA

dicono in chiesa che la vita dell'Aldilà ci sarà e sarà spirituale. terrore. gelido terrore. e il mio corpo? il mio corpo va amato adesso, con la vecchiaia imparerò a trasportare nello spirito il tatto, il gusto, l'olfatto, la saliva e le immagini, i suoni e il calore. boia che lavorone! voglio una vecchiaia. dopo voglio qualcosa di caldo, luminoso, materno e completo a cui tornare con chi sto amando e amerò. bà per ora imparo a consumarmi, godere, assaggiare. è il tempo di fare questo.

sabato, aprile 7





"la prima coppa è per la sete
la seconda coppa è per la gioia
la terza coppa è per l'oblio
la quarta coppa è per la follia".