martedì, settembre 30

vieni autunno, fammi rotolare tra le giornate come tra le foglie e addentare mele succose. fammi spendere le ore a ridere con qualcuno, senza pensiero alcuno al bisogno di piacere. mostrami chi tenere dentro per sempre e chi accompagnare all'uscita. rendimi un tronco ospitale per nuove primavere. fammi cadere negli errori madornali successivi, li voglio collezionare tutti su uno scaffale, da quelli color arancio ai marroni e ai rossi.
e infine non far niente di quello che ti ho chiesto, oppure tutto.
amen.

lunedì, settembre 29

esco di casa lasciando la musica accesa. la sento che continua ad andare mentre chiudo la porta e scendo le scale. il mio appartamento fa la festa alla bossa nova.

giovedì, settembre 18

Ci sono pensieri che levano il sonno in modo violento.

La paura della morte. Svegliarsi a metà pomeriggio sapendo che tutto quello che senti finirà, gridare di notte in camera da solo e poi sperare che non si sia svegliato nessuno, per non dover dare spiegazioni. E un giorno arriva il tempo di credere in qualcosa di superiore. Ti apri a sentire che c'è un progetto meraviglioso all’origine della vita, una madre che ama. E ti dici che quella paura della morte è solo un allarme che ti suona quando non ti godi abbastanza la vita, e ricominci a dormire.

La paura di perdere qualcuno. Al termine del rapporto di coppia tra due persone unite da un affetto sincero, sono chiare certe incompatibilità, dovute al carattere con cui ci siamo formati, a paure e bisogni che non si incontrano. Capita di non riuscire a dormire per la tenaglia che l’altro non abbia più un’immagine positiva di te che lo conforti. Sentire l’impotenza di essere felice appena apri gli occhi a un’ora assurda del mattino. Per una scettica come me, è forse arrivato il momento di credere al futuro, per trovare un tempo dove riusciremo, io e te, a giocare insieme felici.

mercoledì, settembre 17

Fabio scrive:
solo che non trovo la persona giusta....
oppure....
ho gli occhi troppo chiusi
cmq......
ci sono i tedeschi
chiuso
Lois scrive:
parli come tutti gli uomini deludenti
che aspettano le sirene
e insieme non ci credono
alle sirene
stai usando tutte le tue risorse?
ho il sospetto che tu possieda un frigo da 200 litri e ti ostini a sfruttare solo due ripiani, per l'abitudine a temere qualcosa e non credere in qualcos'altro.
consiglio della settimana: AFFERRA, la tua mano arriva abbastanza lontano per prendere ciò che vuoi.

venerdì, settembre 12

Lois scrive:
cmq questi traslochi fanno bene
Lois scrive:
nella nostalgia ti viene l'illusione di aver fatto tanto

il problema che ho nel buttare via anche le sciocchezze è collegato alla memoria. ricordo con esattezza dove e quando ho aperto quella confezione da 3 di ovini kinder, una mattina di fine febbraio.. ricordo cosa è successo dopo lo spettacolo di cui rivedo il flyer.
"babbo ma quante canzoni posso imparare a memoria? quando è che la memoria finisce?"
lui mi rispose che per quanto ne sapeva lui non finiva, e allora sono condannata: calpesterò a lungo un fiume di troiai.

martedì, settembre 9

se suoni i miei suoni risuoni di carillon e acqua che scivola.
ti gonfi di respiri come un calzone farcito di cipolle viola e bianche e rosse.
suoni, incontro di seni e le mie anche possedute da un pendolo giulivo.
e la ballerina del carillon gira, non torna indietro, lei.
e l'acqua del fiume non si gira, non torna indietro, lei.
ma il pendolo costringe le lancette a girare su se stesse.
ma la cipolla è sferica come un ciclo che rotola e ricomincia.
io mi dico avanti e poi mi sento indietro. saltello come un coniglio che si è ustionato il sedere.
SI CI PIGGHIA LA FANTASIA

martedì, settembre 2

in memoria del pane che lievita anche in una tomba



al cimitero san louis di new orleans ho trovato un nano color corallo, che danza con il pisello di fuori sotto la pioggia che lava. crede a quello che tocca e tocca tutto prima o poi, nel momento in cui vuole lui.
al cimitero san louis di new orleans ho trovato sepolto l'uomo che ho amato. uomo senza barba che ti affidava gli occhi, sapeva giocare senza barricate di antagonismo e scuse. l'hai ucciso tu.
al cimitero san louis di new orleans ho trovato una fata con la pelle trasparente e grigia, corrosa dagli acidi. lei non sente nulla, e ogni giorno si infila la terra nelle orecchie con un tappo di latta.
al cimitero san louis di new orleans ho trovato sepolta la lunghezza della mia gioia. è tenuta six feet under dall'ansia generalizzata che mi defibrilla il cuore se malcapitatamente lo trova calmo. l'ho uccisa io.
al cimitero san louis di new orleans c'è stata una puttana di nome katrina e mi ha lasciato detto una grande verità: le puttane non rovinano nulla, smuovono soltanto grandi pezzi di merda e la merda si sa, a spostarla riprende a puzzare.