martedì, aprile 10

creta che resta fangosa sul pavimento, di scarto alle forme perfette del vaso che nasce.
vasi che in forno si spaccano in pezzi senza complimenti.
vasetti di pesche sciroppate che scadono sugli scaffali perchè la loro etichetta è strappata e si compra per lo stesso prezzo quella integra.

pur sapendo tutto ciò io mi sono innamorata.







lui stava accoccolato su un pannello di legno sul lato destro dell'adriatica, con un pennello di bianco. ripassava la scritta MUGGINI impassibile al traffico di ritorno dal weekend di pasqua e pasquetta. non uno sguardo alla coda di macchine, solo la vernice lucida all'aria e al sole e i pantaloni sotto al ginocchio da montanaro. dietro di lui i fabbricati in serie sopra la pianura uniforme della romagna, sotto il cielo liscio delle 4 e 35.
l'estate lo troverà pronto sul lato della strada, che brandisce un pannello di legno per colpirla. la aprirà colpo su colpo come una pentolaccia gonfia d'oro e rotelle di liquirizia.

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