sabato, novembre 8

Questa è la storia di quel tale che credette di aver perduto una mano.
Si guardava il polso e affermava: la mano non c'è.
Gli amici intorno a lui gli dicevano: Sei in errore, noi vediamo le tue dita e vediamo il tuo anello.
Lui li fissava con uno sguardo trattenuto lontano e scuoteva la testa.
Ci furono cene che non potette preparare senza quella mano. Ci furono impegni che non riuscì ad appuntarsi nel blocco. Ci furono lunghi sonni cerebrali per non dare spazio al dolore che le mani recise a volte fanno anche dopo averle perse.
Venne quindi il giorno. Il tale incominciò a segare e dipingere una lunga fila di mensole bianche. Senza ascoltare la mente, si trovò a fare. E quella mano che non c'era afferrava e costruiva. Quella mano che non c'era gli solleticò una risata.
Lo trovai di notte in una terra più indifferente che ostile, e con quella mano seppe stringermi un po'.

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