
"In queste circostanze era ormai impossible parlare di solitudine; che fossi la compagnia di me stesso? Penso di sì, e neppure in forma tanto distorta. Non so infatti se in tal caso la cosa avrebbe potuto rendermi tanto felice. Piuttosto la verità è questa: io diventavo il più esperto, tenero, svergognato ruffiano di me stesso, procurandomi le cose con la sicurezza ambigua di chi conosce ed ha studiato a fondo i desideri del proprio committente."
W. Benjamin,
Verbale di esperimento con l'hascish.
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