vorrei fare di tutto quello che mi accade l'oggetto di una creazione. anche della tua schiena quando è distante. anche della tua forma così diversa dalla mia.
vorrei staccarmi dalle appartenenze per servire un flusso creativo, isolarmi per poi essere pronta a riempirmi. devi saperlo che è una realtà irrinunciabile il ciclo delle mie ispirazioni.
vorrei che le persone a cui lo chiedo si lasciassero truccare con rossetto mattone, anche se sono maschi, anche se il rossetto si mette sotto i baffi e non viene tolto. così diventa tremendamente bello.
vorrei vedere uomini indaffarati che trovano per me due ore, per recitare in un'aula di scuola elementare alla classe di alunni che fa il tema. vorrei che si sedessero, visibilmente fuori misura, ai banchini verdi e si mettessero a scrivere in un foglio protocollo il compito che ho assegnato. e tra quei grembiulini io riuscirei a rendere reali quelle fantasie che mi piacciono come le ciliegie mature. io non dovrei preoccuparmi di fare altro che essere quella che sono, in stato vulnerabilmente felice.
martedì, marzo 11
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento