mercoledì, novembre 28

ho letto un libro quando ero più ragazza. c'era deianira. una ragazza di nome deianira iniziava a dire a tutti la verità. rivelava all'ex tutti gli orgasmi solo gridati, diceva ai suoi amici quello che il gruppo pensava di loro. e la pretendeva anche da se stessa, una verità. si scopava un tipo nell'appartamento che sua nonna le aveva lasciato in eredità. viveva una vita nuova, dentro un modo che lei chiamava vero. alla fine lei si abbandonava all'anoressia e moriva. moriva di verità.

stasera ho pensato che ho bisogno di dire la verità. ho bisogno di andare a fondo, perchè tutto quello che mi sembra vero passa subito. credo in qualcosa, una gioia, una conquista, e dopo una giornata non esistono più. basta che mi cambi l'umore e sono sparite, basta che qualcuno non mi metta proprio al centro ed io stessa mi svuoto.
stasera ho pensato che ho bisogno di tirare fuori quello che c'è di più intimo, i miei desideri, le mie verità taciute. cosa c'è più solido in me delle parole? non mi innamoro più? inseguo tutti e poi nessuno. voglio essere meno protetta dalle mezze verità, le voglio complete.
penso alle mie verità e subito penso a due cose. una: non c'è a chi dirle. (questo non è vero ma adesso mi sembra così). due: come deianira potrei morirne.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

da questo viaggio ho deciso che le verità vanno sapute ma non per forza dette. di orgasmi gridati basta sapere entrambi ma mon farne un elenco.
è vero, di verità si può morire e allora viviamo nella menzogna che tanto è il modo in cui il mondo comunica con noi.

Anonimo ha detto...

da questo viaggio ho deciso che le verità vanno sapute ma non per forza dette. di orgasmi gridati basta sapere entrambi ma mon farne un elenco.
è vero, di verità si può morire e allora viviamo nella menzogna che tanto è il modo con cui il mondo comunica con noi.