voca rugosa e gioviale di guccini che canta queste parole.
Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti
e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti
...
che asserisci e domandi,
di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi
...
dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto
per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto
...
e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare...
parla alla figlia e io piango.
duro mestiere imparare ad essere una figlia di un padre.
Ma come vorrei avere i tuoi occhi, spalancati sul mondo come carte assorbenti
e le tue risate pulite e piene, quasi senza rimorsi o pentimenti
...
che asserisci e domandi,
di sospetto e di fede nel mondo curioso dei grandi
...
dammi ancora la mano, anche se quello stringerla è solo un pretesto
per sentire quella tua fiducia totale che nessuno mi ha dato o mi ha mai chiesto
...
e dove è ancora tutto, o quasi tutto, da sbagliare...
parla alla figlia e io piango.
duro mestiere imparare ad essere una figlia di un padre.
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